L’arte e l’aerografo di Alberto Ponno disegnano la storia delle corse e i suoi miti
ROMA – A volte penso che Mark Zuckerberg, l’artefice di Facebook, il social forum che vanta quasi 1, 5 miliardi di utenti registrati in tutto il mondo, inconsapevolmente abbia compiuto una grande rivoluzione. La lista dei miei contatti raccoglie molti nomi di coloro che hanno fatto della loro passione per l’automobilismo sportivo una ragione di vita o una professione. Non è stato difficile incrociare anche quello di Alberto Ponno, oggi uno dei più quotati artisti moderni per quanto riguarda le creazioni fotorealistiche di capolavori realizzati con l’aerografo.
Guardi le sue opere e ne rimani impressionato perché attraverso quelle forme, quei disegni e quei dettagli fotografici che sono la riproduzione fedelissima di frammenti di storia dell’automobilismo sportivo degli anni Cinquanta e Sessanta e oltre, conservano un’anima pulsante frutto della passione smisurata di Alberto Ponno per questo microcosmo cromato e colorato. Auto e piloti in una simbiosi perfetta, a raccontare le gesta di campioni e di gare epiche che diventano icone di un mondo dai risvolti affascinanti.
«Quello di Michael Schumacher è stato il lavoro più impegnativo fra tutti quelli realizzati – sottolinea Alberto Ponno con soddisfazione e un pizzico di orgoglio riferendosi alla riproduzione della Ferrari F2004 – . Ha richiesto un anno e mezzo di impegno costante e 2500 ore di lavoro». La tecnica usata da Ponno è particolare perché richiede numerosi passaggi che l’artista di origine abruzzese mette in atto a mano libera, senza l’uso di “maschere”: «Sono l’unico artista al mondo ad usare questa tecnica che non prevede l’uso di cutter, gomme o maschere. La pittura con l’aerografo viene fissata direttamente su un foglio bianco di alluminio, sul quale viene proiettata una diapositiva che serve da guida per il resto del lavoro che richiede molta precisione e dedizione totale». Come ogni artista che si rispetti anche Alberto Ponno ha un suo segreto per disegnare ellissi e cerchi a mano libera con la precisione di un sofisticato plotter computerizzato come ci spiega personalmente: «Per evitare quelli che potrebbero essere anche i più piccoli movimenti devo spesso disegnare in apnea: cioè, trattenendo il fiato evito che la respirazione possa avere ripercussioni sul movimento della mano. Come i piloti di Formula 1 nei tratti più impegnativi e sul filo dei 300 all’ora per modellare ogni curva con precisione millimetrica devo trattenere il respiro per ottenere la massima precsione delle mie fotocoposizioni aerografe».
Nella lunga collezione di autentiche opere d’arte di Ponno abbiamo anche caschi personalizzati e un serbatoio per motocicletta che riproduce un frame del passaggio a Montecarlo di Phil Hill con la Ferrari F156 con la quale il pilota statunitense si aggiudicò il Mondiale piloti e costruttori nel 1961, con quella che fu la prima Ferrari a motore posteriore della storia.
Elencare tutti i suoi lavori sarebbe una impresa titanica, ma l’occasione migliore per conoscere i segreti del suo strepitoso lavoro è in occasione della rassegna artistica espositiva che Alberto Ponno tiene assieme a sua moglie Giulia Riva a Villa Castello Visconteo a Trezzo sull’Adda dal 10 al 14 giugno. Una occasione da non perdere.
La passione dei motori in Alfa Romeo, le corse e l’amore per il disegno
Alberto Ponno è nato a Roseto degli Abruzzi nel 1945. Si stabilisce a Milano nel 1967, dove lavora presso il reparto esperienze motori dell’Alfa Romeo, al Portello come tecnico motorista per alcuni anni. In quel periodo partecipa anche a numerose gare automobilistiche guidando un’Alfa Romeo GTA. In seguito svolgerà l’attività di preparatore di motori da competizione, per privati e anche per la Scuderia Jolly Club.
Il disegno è sempre stata la sua passione, negli anni ottanta abbandona il mondo delle auto da corsa per dedicarsi alla pittura con l’aerografo. I suoi soggetti preferiti, manco a dirlo… le gare automobilistiche degli anni della sua infanzia. I suoi dettagliatissimi disegni, che richiedono un enorme quantità di tempo, da uno ad oltre tre mesi, vengono eseguiti esclusivamente ad aerografo e a mano libera. Non viene mai utilizzato nessun tipo di mascheratura. Tra i suoi clienti, nel corso della sua trentennale attività in questo campo, Alfa Romeo, Ferrari e Maserati.
Nel 2004 gli è stato conferito, negli Stati Uniti, dalla rivista Airbrush action, il prestigioso “Vargas Haward“. Tra i cinque destinatari di tale riconoscimento nel 2004, c’era anche il grande Frank Frazetta. Aerografista di fama mondiale, attualmente vive e lavora a Trezzo sull’Adda (MI). (biografia a cura di: ww.istitutoeuropeoaerografia.it)
Massimo Manfregola
5/6/2015
Credits photo: www.albertoponno.com
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