Nella terra di Bacco e degli sbandieratori c’è Cori con “Vini nei cuori”
CORI – Se è vero che la ricchezza della cultura del Bel paese passa anche attraverso la storia millenaria dei borghi d’Italia, allora Cori, la cittadina che sorge aggrappata come un francobollo fra le pendici dei Monti Lepini, non fa certo eccezione. L’occasione più ghiotta per tuffarsi in quelle che sono le sfumature e i colori del luogo è la seconda edizione di «Cori, Vini nei Cuori», la manifestazione all’insegna delle tradizioni e del folklore locale fortemente voluta dal Comune di Cori e dalle tre cantine più importanti del territorio locale: Cincinnato, Marco Carpineti e Pietra Pinta.
I vigneti della tenuta Marco Carpineti
«Rispolverare quelle che sono le tradizioni millenarie delle nostre zone è una prerogativa fondamentale per un riscatto turistico e culturale del luogo – sottolinea Marco Carpineti, che assieme al suo primogenito Paolo gestisce l’omonima azienda agricola che dal 1994 ha scelto la strada del biologico –. Coinvolgere i giovani in questa impresa è senza dubbio un motivo di orgoglio per i nostri prodotti di qualità che tutto il mondo ci invidia». Una buona occasione, duqnue, alimentata dall’ottimo export del nostro vino italiano che vale 3,3 milioni di euro, con una crescita in valore pari all’8 per cento e del 7 per cento per volume.
La cantina dove viene conservato il vino nelle botti di rovere
In queste terre che si affacciano sul mare del litorale pontino e che godono di un sole tiepido per gran parte dei giorni dell’anno la fanno da padrone i vitigni autoctoni del Bellone e del Nero Buono. Il vino che si ottiene da queste bacche pregiate di colore bianco e nero incarnano i profumi e la personalità di un territorio immutato nei secoli. Ma oltre al nettare di Bacco è l’Oro bianco extravergine d’oliva l’altra ricchezza di queste zone ricchissime di oliveti secolari, ognuno con una caratteristica diversa e dalle qualità organolettiche uniche nel loro genere, capaci di esaltare la delicatezza di un prodotto che viene esportato – solo in una piccola percentuale – persino in Danimarca, grazie alla passione di Catullo Manciocchi, con le sue ricercatissime bottiglie «Rosa & Meo».
L’olivicoltura a Cori è una delle eccellenze del territorio
Quella di «Cori, Vini nei Cuori» è un’occasione per esaltare e capitalizzare anche quelli che sono i luoghi storici di questo autentico teatro a cielo aperto, come la Chiesa di sant’Oliva, una volta tempo pagano ai tempi della Roma imperiale e successivamente inglobato nel XXII secolo da una chiesa con campanile dedicato a S.Oliva di Anagni, patrona di Cori. Antiche botteghe, palazzi ed edifici storici sono stati appositamente allestiti per le degustazioni di prodotti tipici, oltre al vino e all’olio extravergine tanto rinomati in questi luoghi di grandi tradizioni, oltre che dimora silenziosa di una cultura che ha saputo tramandarsi di generazione in generazione.
La parata in costume d’epoca rinascimentale è una tradizione che si perde nella notte dei tempi
Ed è proprio sul piccolo quadrato antistante l’edificio religioso, sovrastato dal ricchissimo chiostro di sant’Agostino – una volta convento agostiniano e oggi apprezzato museo di testimonianze di ogni tempo – che gli sbandiratori delle contrade di Cori hanno offerto uno spettacolo dalle suggestoni uniche, in un contesto che ha saputo riproporre quelle che erano le atmosfere rinascimentali dell’epoca, grazie ad una nutrita schiera di figuranti locali in costume medievale, ricreati e cuciti da una stilista del luogo.
Gli sbandieratori delle contrade di Cori in piazza di Sant’Oliva
La ciliegina sulla torta è stato il simposio organizzato presso la tenuta di Marco Carpineti, al quale hanno preso parte esperti del settore vinicolo, imprenditori e giornalisti specializzati in enogastronomia.
Una serie di piatti preparati con le materie prime del territorio pontino che si fregia di Mare e Monti
La combinazione di piatti classici, rivisitati in modo audace e trasgressivo dallo chef Fabio Verrelli e dal suo staff, ha creato l’occasione per abbianare ai sapori locali di piatti delicati ed eterogenei ai profumi vellutati dei principali vini delle tre cantine locali: Cincinnato, Marco Carpineti e Pietra Pinta. Un ottimo motivo per attendere una nuova vendemmia e una nuova edizione di una iniziativa riuscitissima.
Massimo Manfregola
31/10/2017
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