Cinema, il viaggio di Arsenic nei percorsi ad ostacoli della vita
ROMA – L’esigenza di denunciare e allo stesso tempo comunicare gli equilibri dell’anima scandagliando la profondità della coscienza umana, collima spesso con il cinema e l’arte delle immagini. È quanto ha fatto Katy Monique Cuomo, la regista che ha portato in concorso il cortometraggio «Arsenic», che ha già sbaragliato il campo mettendo a segno già due vittorie lo scorso 2 giugno al MedFF (Mediterranean Film Festival) di Siracusa, come “Miglior soggetto” e “Jury award-miglior film dell’anno”.
Il film, con i sui 12,56 minuti, distribuito dalla Premiére Film, ha suscitato grande apprezzamento nei giudici dei festival e un ottimo gradimento da parte degli spettatori. La trama vede come protagonista una ragazza di diciassette anni che, dopo essere scappata di casa, vive la sua vita con passione e in maniera piena. Ma un evento drammatico, quella di una violenza sessuale, rischia di distruggere la sua gioia di vivere.
Dopo la sua prima uscita il 21 maggio scorso, presso il cinema Farnese di Roma, «Arsenic», short movie drammatico, è stato proiettato il 30 giugno al 5°Santa Marinella Short Film Festival – L’Apollo d’Oro, e continuerà il suo percorso promozionale a livello nazionale ed internazionale, anche al Cannes Film Market 2018.
l’editing è di Francesco Garrone, mentre la fotografia è di Blasco Giurato, uno dei più prestigiosi direttori della fotografia italiani, che ha lavorato, tra gli altri, con Fellini, Wertmuller, Vancini, Tornatore, Faenza e Citti.
mas.man.
14/7/2018
Credits: Ufficio stmpa Silvia Amato
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