Pietro Pons, il figlio delle stelle campione di kart
LIDO DI JESOLO – Se è vero che il kart è da sempre la fucina dei campioni, allora Pietro Pons, qundicenne torinese di belle speranze, è senza dubbio uno dei predestinati per entrare a pieno titolo nella élite dei fuoriclasse delle quattro ruote.
Come un piccolo caterpillar, il giovanissimo Pietro comincia a macinare successi sin dall’età di appena sette anni, con la vittoria del primo titolo Tricolore nella categoria «50 Kart Sport»; riuscendo a bissare il successo assoluto nel primato italiano anche nel 2018 e 2019 nella «Rotax Mini».
Ma è il titolo che ha conquistato domenica scorsa sulla Pizza Azzurra di Jesolo nella categoria «Rotax Max», in occasione della finale del monomarca della famosa Casa austriaca, ha definitivamente consacrato il pilota torinese come uno delle giovani promesse del karting nazionale. È stata una trasferta particolarmente sentita e combattuta quella di Pietro Pons sul tracciato della Serenissima, che già in passato ha ospitato gare di caratura internazionale con piloti del calibro del campione brasiliano Ayrton Senna Da Silva.
Sotto la bandiera a scacchi della direzione gara di Dante Waschöö Banchio, il giovane Pons del team LKA di Piero e Filippo Laghi, ha messo a segno ben due vittorie nelle batterie che hanno caratterizzato le gare della categoria regina della manifestazione.
«Sono commosso e felice allo stesso tempo di aver messo a segno questo obiettivo che ci eravamo prefissati assieme alla squadra e con l’aiuto di mio padre Luca. Se penso che nelle 17 gare disputate in questa stagione – aggiunge emozionato il giovane campione torinese – abbiamo ottenuto ben 7 vittorie con la possibilità di accedere alla prova del Mondiale Rotax di Portimao, che si disputerà a novembre, non potevo che chiedere di meglio sia a me stesso che alla squadra».
Che Pietro Pons sia un «cavallo di razza» lo si era capito sin dai suoi primi vagiti in kart, specialità nella quale già suo padre si era cimentato negli anni Ottanta. Ma il suo cognome evoca anche più di un ricordo per gli amanti dell’automobilismo sportivo, vale a dire quello di Fabrizia Pons, zia di Pietro, unica italiana ad aver conquistato punti nel mondiale WRC sia da pilota che come storica navigatrice di Michèle Mouton, ai tempi in cui nel 1981 ambirono alla vittoria al Rally di Sanremo, prova del mondiale rally, a bordo della epica Audi Quattro.
Le premesse per fare bene, dunque, ci sono proprio tutte per il giovane kartista italiano che, dopo la sbornia della finale di Jesolo, prepara la sua prossima partecipazione alla prova mondiale in programma dal 19 al 26 novembre in Portagallo sulla Pista di Algarve.
Massimo Manfregola -giornalista-
12/10/2022
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