Il Falcon 9 apre una nuova era spaziale all’insegna dei viaggi low cost
ROMA – I viaggi nello spazio sono ad una svolta epocale. A confermarlo è stato il grande successo per SpaceX (Space Exploration Technologies Corporation), l’azienda aerospaziale californiana, che il 21 dicembre scorso ha messo a segno un successo che passerà alla storia: per la prima volta uno stadio di un razzo è rientrato da una missione orbitale ed è atterrato in verticale.
Stiamo parlando del razzo Falcon 9, decollato dalla base statunitense di Cape Canaveral, è rientrato ed è atterrato in verticale come previsto, senza danni. Era il terzo tentativo, e costituisce una premessa fondamentale per le missioni spaziali future.
Un entusiasta Elon Musk ha commentato a caldo che «È un momento rivoluzionario. Nessuno ha mai riportato indietro intatto un razzo di classe orbitale. Abbiamo recuperato il razzo in una missione che ha portato 11 satelliti in orbita. È un cambio di passo fondamentale rispetto a qualsiasi altro razzo che sia mai volato».
Il Falcon 9 è decollato dalla Air Force Station di Cape Canaveral, ha consegnato in orbita 11 veicoli spaziali per l’azienda di comunicazioni satellitari Orbcomm, quindi è rientrato. La missione è durata pochi minuti: a 4 minuti dal decollo lo stadio superiore si è sganciato e ha consegnato il carico in orbita, mente il primo stadio ha avviato la procedura per il flyback: tre accensioni per ruotare e rallentare. Il rientro ha richiesto 9 minuti e 44 secondi, scaduti i quali il primo stadio era appoggiato sulla piattaforma di atterraggio, sano e salvo.
Dai video, oltre alle immagini del percorso seguito dal razzo, trapela l’entusiasmo al controllo missione di SpaceX a Hawthorne, in California, dove tutti i presenti sono scoppiati in applausi quando la prima fase è entrata nel campo della telecamera nei pressi del sito di atterraggio.
La missione portata a termine con successo è una pietra miliare nella storia di SpaceX, che mira a sviluppare razzi riutilizzabili per spingere l’esplorazione spaziale. Come detto più volte e come ha ribadito Musk, questa tecnologia potrebbe ridurre drasticamente il costo dei voli spaziali, rendendo economicamente fattibili le missioni per la colonizzazione di Marte.
Qualche settimana fa anche il razzo riutilizzabile New Shepard di Blue Origin era rientrato senza danni, ma in quel caso si trattava di un test suborbitale. La missione del dicembre scorso del Falcon 9 era orbitale.
Adesso il primo stadio verrà sottoposto a rigorosi controlli per verificare la presenza di eventuali danni. In caso negativo verrò revisionato e sarà pronto per un’altra missione.
mas.man.
3/1/2016
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