In Veritate, il nuovo bollettino dei giornalisti che viaggia sul web
ROMA – La Riforma dell’Editoria varata dal governo, dopo una discussione lampo alla Camera del 2 marzo scorso, è giunta al Senato. Fin qui nulla di strano se qualche esponente di questo governo non avesse aggiunto di soppiatto cinque righe all’interno dell’architettura di una legge che dovrebbe pensare principalmente a ridisegnare le linee guida di una riforma utile alla rinegoziazione delle condizioni per i contributi ai giornali e quindi agli editori delle testate giornalistiche nazionali.
Una legge delega camuffata ad arte, con la quale il governo impone dei diktat costellati di criticità sulla riforma dell’intero ordinamento giornalistico che di fatto verrebbe svuotato dei suoi poteri attraverso una drastica riduzione dei suoi organi di rappresentanza nazionale del Consiglio dell’Ordine dei giornalisti; penalizzando soprattutto quelli che sono i diritti dei giornalisti pubblicisti che in Italia rappresentano la stragrande maggioranza di una categoria in piena crisi di identità, nata un tempo per creare un elenco di giornalisti non professionisti, ossia una fascia di operatori dell’informazione che scriveva articoli e collaborava con testate giornalistiche pur esercitando un’altra professione.
Oggi molte cose sono cambiate. E in peggio. Il mancato rispetto delle tutele contrattuali in un contesto sociale e politico deteriorato che ha disseminato di trappole e di inganni l’accesso alla professione giornalistica, ha provocato una sorta di “inflazione” del mercato dell’informazione, dove l’abusivismo e lo sfruttamento della professione da parte di editori senza scrupoli, sempre in combutta con le lobby di potere della politica, ha ristretto la soglia dei professionsiti ad un numero sempre più esiguo e allo stesso tempo simbolico.
Urge dunque una profonda riforma dell’ordinamento della categoria, a condizione che vengano superati quei problemi e quelle criticità che negli anni sono diventati gli ingranaggi di un sistema che si è precluso di fatto un futuro sostenibile.
Per questo un gruppo di giornalisti ha deciso di mettre sotto i riflettori dell’informazione quelli che sono i punti nevralgici del problema, navigando a vista nel pieno di una riforma nata male e che rischia di finire peggio. Un piccolo bollettino di due pagine, che senza peccare di ironia è stato battezzato «In Veritate», nato come strumento per comunicare con gli addetti ai lavori e non solo, affinché possano prendere coscienza dei cambiamenti tutt’ora in atto e magari contribuire alla creazione di una coscienza sociale che vede nell’informazione “senza briglie” il vero cane da guardia della democrazia.
Il bollettino, in formato digitale Pdf, è possibile scaricarlo gratuitamente direttamente dal file che vi segnaliamo:
SCARICA IN VERITATE
veritate_massimo_manfregola_masman_marzo_2016
Massimo Manfregola
4/4/2016
Twitter: https://twitter.com/masman007
Follow us on: https://www.facebook.com/MasmanCommunication
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli correlati:
https://www.masman.com/communications/life-style-presidente-mattarella-vetrina-sobrieta/?lang=it
https://www.masman.com/communications/riformare-punti-fondamentali-giustizia-fisco-2/?lang=it
https://www.masman.com/communications/giornalisti-scuola-rambo-per-missioni-nelle-aree-crsi/?lang=it