L’allevamento di suini senza antibiotici è possibile La Danimarca cerca partner italiani
CREMONA – Allevare suini evitando la somministrazione di antibiotici è possibile. Se ne parlerà in occasione della rassegna suinicola di Cremona Fiere, nel contesto delle Fiere zootecniche internazionali, kermesse in programma dal 26 al 29 ottobre.
La discussione è interessante, anche perché quella di evitare gli antibiotici negli allevamenti animali è una delle “nuove frontiere” della zootecnica, già in via di affermazione in Danimarca. A farsene interprete è Paolo Magnabosco – esperto internazionale di suinicoltura – che ha scelto proprio la vetrina privilegiata di Cremona come luogo privilegiato di confronto per l’intera filiera suinicola e punto di riferimento internazionale per l’innovazione nel settore agro-zootecnico, per presentare una case-history decisamente rara e di particolare interesse.
L’appuntamento è per le ore 15 di venerdì 28 ottobre. Magnabosco è da una vita nella suinicoltura (è stato tra gli autori dei disciplinari di produzione del prosciutto di Parma e di San Daniele), pioniere dei contatti commerciali con la Danimarca e attuale responsabile per l’Italia della DTL A/S: azienda leader del Paese nordico in quel comparto, commercializza oltre due milioni di suini e circa 45 mila riproduttori all’anno (tutti allevati in patria) con un consolidato mercato europeo che interessa soprattutto Germania, Polonia, Italia e Croazia, oltre all’Olanda e ad altre aree in misura più marginale.
ZERO ANTIBIOTICI
«Insieme al sottoscritto e al direttore della DTL A/S – commenta Paolo Magnabosco – ci sarà anche un allevatore danese che da tempo svolge la sua attività senza fare ricorso alcuno ad antibiotici. Spiegherà ai colleghi italiani la sua metodologia di lavoro – anticipa Magnabosco – espressione di una tendenza che vede crescere di continuo i suoi proseliti. Naturalmente, fare questa scelta chiama in causa diversi ambiti e figure dell’organizzazione aziendale, dal management alla tecnica; ma la progressiva riduzione dell’uso di antibiotici nell’allevamento degli animali è sempre più richiesta dal mercato, in una prospettiva di maggiore salubrità della carne che arriva sulle tavole dei consumatori».
LA DANIMARCA A CACCIA DI PARTNER ITALIANI
E le aziende danesi, a partire da quella che si presenterà a Cremona, cercano partner italiani sia fra le imprese di trasformazione interessate a diffondere il prodotto, che negli allevamenti. Il motivo? In Danimarca – dove uno specifico regolamento classifica favorevolmente gli allevamenti in base al minor uso possibile di antibioici, fissando limiti massimi che in futuro non potranno essere oltrepassati pena la chiusura – i maiali vengono allevati fino a 100/120 kg e poi macellati. Non così in Italia, dove si arriva anche ai 170 kg; e ci sarebbe quindi la possibilità di ‘esportare’ questa metodica al suino pesante, aumentando in misura significativa la disponibilità di materia prima. «Non tutti saranno d’accordo, anche se si tratta di un’opportunità concreta, fattibile e tale da generare sviluppi positivi – conclude Magnabosco che poi continua – . Crediamo sia giusto quantomeno conoscerla e tenerne conto».
mas.man.
21/10/2016
Credits: Office Press Riccardo Maruti
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