Dall’arte visionaria di Hieronymus Bosch alla degustazione di Sant’Agnese
VITORCHIANO –Il titolo è provocatorio quanto curioso, anche se in perfetto stile con il percorso culturale del «Festival Quartieri dell’Arte», che dal 1997 si rinnova con iniziative che attingono energia dai processi storici e culturali del teatro e dell’arte. Stiamo parlando del «Ristorante Bosh», il percorso sensoriale di degustazione ispirato al pittore rinascimentale Hieronymus Bosch in occasione del 500esimo anniversario dalla sua morte.
Prendendo spunto dall’arte visionaria che caratterizzano le opere dell’artista olandese, nell’espressione grottesca della consapevolezza delle miserie umane, l’iniziativa intitolata a Bosh è anche la metafora della vita che riflette l’indole dell’artista nato a ‘s-Hertogenbosch – più comunemente chiamata Den Bosch – che nella sua esistenza fu molto influenzato dal conflitto dell’uomo rispetto alla morale religiosa, uno stato d’animo che non gli impedì di aderire alla confraternita di Nostra Diletta Signora, l’associazione per laici ed ecclesiastici, che spesso svolgeva anche un ruolo sociale di spicco soprattutto nei ranghi di ceto alto dell’epoca, organizzando persino sontuosi banchetti in cui veniva servita carne di cigno (che spesso erano addomesticati) e venivano consumati solo dalla classe più elevata anche per il loro magnifico aspetto.
Luogo prescelto per la singolare iniziativa è il Complesso di Sant’Agnese a Vitorchiano, il caratteristico paese arroccato ai piedi dei Monti Cimini e proteso verso la verdeggiante valle del Vezza, in provincia di Viterbo. L’evento è in schedule per sabato 8 ottobre alle 18,30 e domenica 9 ottobre alle 11,30 con un costo per degustazione di 25 euro. Il Festival, giunto alla sua ventesima edizione, ha iniziato quest’anno a programmare eventi a Vitorchiano, un paese che nonostante la sua piccola scala, è stato oggetto dell’attenzione di alcuni dei maggiori artisti della storia, da Michelangelo a Escher.
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Massimo Manfregola – giornalista
5/10/2016
Nella foto di copertina un dettaglio dell’opera “Nave dei folli” di Hieronymus Bosch
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