L’Aeronautica militare apre un ponte aereo fra Libia e Italia per il trasporto di 160 rifugiati
ROMA – Con l’ausilio di due velivoli C-130J della 46^ Brigata aerea dell’Aeronautica Militare e sotto il controllo del Comando Operativo di Vertice Interforze (COI), le Forze armate hanno provveduto al trasporto di circa 160 rifugiati da Tripoli all’Italia. Un primo velivolo è giunto all’aeroporto militare di Pratica di Mare con un centinaio di rifugiati, mentre è già pianificato un secondo volo per trasportare in Italia altre persone.
L’attività è nata da un’iniziativa congiunta tra il ministero degli Interni e la Conferenza episcopale italiana (CEI) che, in stretta coordinazione con l’Alto Commissariato per i Rifugiati delle Nazioni Unite (UNHCR), hanno individuato in Libia dei migranti in condizioni di vulnerabilità tale da ottenere la protezione internazionale.
L’operazione ha visto anche il coinvolgimento del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, mentre la richiesta di provvedere al trasporto di tale personale è pervenuta al ministero della Difesa, attraverso il consenso del capo di Stato Maggiore della Difesa, il generale Claudio Graziano, che ha dato seguito alla piena fattibilità operativa dell’attività di aerotrasporto per il trasferimento dei rifugiati in Italia.
mas.man.
22/12/2017
Credits: Ufficio Stampa & Comunicazione SMD
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