Roma, si alza il sipario sulla VI edizione del Festival Internazionale del Film Cattolico organizzato dalla regista Marabini
ROMA – Ha avuto inizio ieri a Roma, e proseguirà fino al 25 giugno prossimi, la sesta edizione del Festival Internazionale del Film Cattolico (Mirabile Dictu), la manifestazione ideata dalla regista Liana Marabini per dare spazio ai produttori e ai registi di film, documentari, docufiction, serie tv, cortometraggi e programmi che promuovono valori morali universali e modelli positivi, nata nel 2010 sotto l’Alto Patronato del Pontificio Consiglio della Cultura.
Sono sei le categorie in concorso (miglior film, miglior documentario, miglior cortometraggio, migliore attrice/attore protagonista, migliore regista, e Capax Dei Foundation Award), alle quali andrà in premio il prestigioso Pesce d’Argento, ispirato al primo simbolo cristiano. Fedele alla sua formula, Mirabile Dictu proietta i film in competizione finale per la giuria e i distributori, facilitando poi i contatti diretti tra questi ultimi e i produttori, con lo scopo di portare le pellicole finaliste sul grande e piccolo schermo, nella distribuzione home video e in quella più recente della pay per view e di Internet.
«Il Festival non deluderà i propri fan, che sono i distributori e i broadcaster del mondo intero – assicura la presidente Marabini –. In competizione finale ci sono 13 film provenienti dai quattro angoli del pianeta: Italia, Francia, Spagna, Stati Uniti, Paraguay, Libano e Corea del Sud». «Come nelle edizioni precedenti – prosegue la presidente –, anche quella di quest’anno darà la possibilità ai film finalisti di trovare distribuzione e diffusione, perché il Festival adempie alla funzione di promozione del cinema cattolico, categoria fino a qualche anno fa molto isolata».
«È anche grazie a questo Festival che l’industria del cinema cattolico si è sviluppata oltre ogni più rosea speranza negli ultimi anni – nota Liana Marabini –. Sostenuto all’inizio soprattutto dal cinema indipendente, in qualche anno il film cattolico è diventato oggetto di investimento anche dei grandi Studios e di importanti produttori».
Queste le terne finaliste in concorso nelle diverse categorie:
– Miglior cortometraggio: Bird of Prey di Dan Cortes (USA); In my Brother’s Shoes di Joe Orlandino (USA); For you di p. Charles Sawaia (Libano).
– Miglior documentario: M et le troisième secret di Pierre Barnérias (Francia); I misteri del Santo Sepolcro di Luca Trovellesi Cesana (Italia); Right Footed di Nicholas Spark (USA).
– Miglior film: Flow by David Martínez Álvarez (Spagna); Felices los que lloran di Marcelo Torcida (Paraguay); Full of Grace di Andrew Hyatt (USA).
– Miglior attrice/attore protagonista: Chadi Haddad (For You di p. Charles Sawaia, Libano); Lee Yon-Ji (Giovanni e Rugalda di Kim Soo Hyeung, Corea del Sud); Juan del Santo (Flow di David Martínez Álvarez, Spagna).
– Miglior regista: Marcelo Torcida per Felices los que lloran (Paraguay); Javier Martinez-Brocal per The Secret of Thérèse (Francia); Marco Gandolfo per Bisagno (Italia).
La Giuria, presieduta dal produttore e distributore austriaco Norbert Blecha, è composta da monsignor Franco Perazzolo, del Pontificio Consiglio della Cultura, dalla principessa Maria Pia Ruspoli, attrice, da Michèle Navadic, direttore programmazione RTBF (Belgio), e dalla produttrice Oriana Mariotti.
Sarà inoltre assegnato il Premio speciale della Capax Dei Foundation alla docufiction La Madonna del parto di Alessandro Perrella (Italia), storia dello straordinario restauro per il recupero di questa opera di Piero della Francesca.
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