Versciaco in festa per la solenne ricorrenza della processione storica di Santa Maria Maddalena
VERSCIACO – Non può esserci estate, nella ridente Val Pusteria, senza i tradizionali appuntamenti con le feste religiose. Tradizioni secolari che hanno lasciato intatto quel legame indissolubile degli abitanti della montagna con quei simboli della sacralità arcaica cristiana. Valori morali ed emozionali di gente semplice e tenace che si mescolano fra loro per caratterizzare un legame condiviso con l’evento religioso che coinvolge ogni abitante: dal più anziano al più giovane. Ed è così che un cielo terso e una bella giornata di sole ha fatto da cornice alla tradizionale processione della chiesa di Santa Maria Maddalena di Versciaco, il piccolo centro abitato della Val Pusteria, che sorge a qualche chilometro dal confine con l’Austria.
La funzione religiosa dell’arciprete Franz Eppacher nell’antica chiesa gotica di Santa Maria Maddalena di Versciaco
Alle 8.30 in punta la chiesetta di Versciaco è gremita di fedeli vestiti a festa. La banda del paese è schierata con tutti i suoi elementi con i classici abiti d’epoca che ricordano le divise dei contadini tirolosi e le compagnie di Schützen che nel 1809 si opposero alle truppe bavaresi e francesi con il loro leader ed eroe Andreas Hofer. La giacca del costume maschile è di loden marrone o rosso, bordata di verde, mentre i pantaloni sono in pelle fino al ginocchio. Il panciotto imbottito è di loden rosso o di broccato di lana ed i bottoni sono d’argento o di ottone. Il costume è completato dal classico cappello di loden nero o verde-giallo e orlato di verde con punta di media altezza.
La banda di Versciaco nel corso della processione religiosa
Il costume femminile è costituito da un corsetto blu o rosso. La gonna nera a pieghe sottili è cucita al corsetto, sotto il quale la donna indossa una camicetta di lino bianco, mentre sullo scollo e sulle maniche sono applicati dei pizzi al tombolo.
L’atmosfera è solenne, perché la ricorrenza di Santa Maria Maddalena coinvolge tutti i parrocchiani della piccola e affiatata comunità di poco più di 300 abitanti che è una frazione del comune di San Candido, e sorge ai piedi delle piste di Monte Elmo.
Il fitto corteo che ha partecipato alla festa religiosa che si è snodata nelle stradine di campagna della Valle
Ad officiare la santa messa è padre Franz Eppacher, che è anche l’arciprete della Collegiata di S. Candido e della chiesa di S. Nicolò di Prato alla Drava; quest’ultima è la località al confine con il Tirolo orientale. È un’occasione speciale per la comunità parrocchiale di Versciaco che il 30 agosto prossimo dovrà salutare il suo parrocco che, dopo tanti anni di impegnativo lavoro pastorale fra i fedeli delle tre chiese della Valle, verrà trasferito presso la parrocchia di Riscone (Reischach), in provincia di Brunico.
L’arciprete Franz Eppacher durante la processione a Versciaco
Breve storia della chiesetta di Versciaco
Nel 1891 Versciaco divenne parrocchia indipendente, fino al 1684 dipendeva da Sillian e dal 1786 da Prato Drava come curazía. La prima consacrazione della chiesa ebbe luogo nel 1212. Nel 1470 vennero eseguiti ampliamenti e trasformazioni da Andrä Firtaler di San Candido e ne risultò una bella costruzione gotica. Resti di affreschi della prima chiesa si vedono sul muro a nord (Santa Orsola con le Vergini 1300). Ben conservati sono gli affreschi alla chiave di volta (Maria, di Simone da Tesido 1775). La chiesa di Versciaco rappresenta un pregevole gioiello di arte gotica tirolese.
Sullo sfondo l’entrata della chiesetta di Versciaco durante la sfilata delle donne del paese in abito da festa mentre trasportano a spalla la statua della Santa
Massimo Manfregola
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