Parte il 59° Premio Faenza: la ceramica si rinnova fra pezzi e opere uniche nel loro genere
FAENZA – Saranno 130 le opere in ceramica provenienti da tutto il mondo in mostra al Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza dal 27 giugno a 24 gennaio 2016. Sono le opere selezionate al 59esima edizione del Concorso Internazionale della Ceramica d’Arte Contemporanea, tra i più importanti e longevi del mondo.
Il Premio Faenza, istituito nel 1938, è da allora sismografo delle declinazioni contemporanee della scultura ceramica, ma anche del design. Negli anni ha visto la partecipazione di artisti come Lucio Fontana, Angelo Biancini, Guido Gambone, Leoncillo Leonardi, Pietro Melandri, Carlo Zauli – e stranieri – come Eduard Chapallaz, Sueharu Fukami – che hanno fatto, non solo la storia della ceramica del XX secolo, ma anche quella della scultura e della pittura del Novecento.
«Constato con piacere e devo dire con orgoglio che la partecipazione a questa edizione del Premio Faenza è stata elevatissima, oltre 1300 opere – commenta il presidente del MIC Pier Antonio Rivola– una grande dimostrazione di fiducia verso il concorso d’arte ceramica più longevo in ambito internazionale».
Quest’anno hanno partecipato artisti di grande spessore che affrontano il materiale ceramico secondo un approccio artistico che si avvicina sempre più a una sensibilità prettamente di ricerca.
L’innovazione, la commistione dei materiali, l’attenzione ai temi, alle estetiche e ai temi contemporanei sono stati i criteri che hanno guidato la giuria (composta da Claudia Casali, direttore del Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, Monika Gass, direttore del Keramikmuseum, Westerwald, Höhr-Grenzhausen, Germania; Grant Gibson, direttore del Crafts Council Magazine, Gran Bretagna, e Daniela Lotta, storica dell’Arte e del Design, docente ISIA di Faenza) prima alla selezione dei partecipanti alla mostra, poi alla assegnazione dei premi.
«Le opere selezionate stanno a dimostrare una varia complessa realtà, frutto di ricerche, formazioni e percorsi diversi, tutti, nel loro personalissimo equilibrio, di altissimo livello – commenta Claudia Casali – . Come ho più volte sottolineato la ceramica oggi sta vivendo, almeno in Italia, un momento favorevole di attenzione critica e di grande innovazione, grazie all’apporto di nuove energie e di nuove possibilità espositive legate anche al complesso sistema dell’arte contemporanea».
Così Silvia Celeste Calcagno, la vincitrice del 59° Premio per la sezione over 40 – offerto dalla Fondazione Banca del Monte e Cassa di Risparmio di Faenza – ha scelto di utilizzare l’argilla, un materiale appartenente alla tradizione, per realizzare le sue installazioni che invece appartengono prettamente ad un linguaggio contemporaneo. L’opera vincitrice Interno 8 – La fleur coupè unisce ceramica, fotografia e sonoro secondo una poetica che l’artista porta avanti da alcuni anni. Una ricerca sul femminile che è un lavoro intimo, quasi psicanalitico, e si concretizza in immagini impresse su grés e ceramica che compongono figure di corpi, come in un mosaico d’identità e forme del sentire.
Il premio under 40 – sempre offerto dalla Fondazione Banca del Monte e Cassa di Risparmio di Faenza – è diviso ex aequo tra l’austriaca Helene Kirchmair e lo statunitense Thomas Stollar. Con Bobbles la Kirchmair riproduce, attraverso una tecnica innovativa di ingobbio, forme a prima vista sembrano comunissime come vasi e ciotole, che in secondo momento rivelano la propria appartenenza al mondo microrganico delle muffe e batteri.
Thomas Stollar, con il suo 1900 steps#2, traduce in ceramica, un percorso fisico che è anche un percorso introspettivo. Un’opera plastico performativa che è un chiaro debito all’Arte Povera italiana.
Infine il terzo premio, quello Cersaie, riservato a ricerche più legate al design, va all’inglese Nicholas Lees con Four Leaning Vessels. Quattro vasi che, con una perizia tecnica stupefacente, vengono trasformati quasi in opere di optical art ingannando la percezione fino a simularne un movimento.
Come già accadde nella precedente edizione, gli artisti premiati saranno ospiti di Officine Saffi, Milano per una residenza d’artista a cui seguirà una mostra personale.
Ufficio Stampa Stefania Mazzotti
Nella foto in copertina: Silvia Celeste Calcagno
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