Il ritiro dei ghiacciai documentato in una mostra a Roma al Museo Preistorico Etnografico “Pigorini”

dic 04, 2014 No Comments by

ROMA – L’impressionante disgregazione della calotta di Glacier Bay, in Alaska, ha comportato una perdita di volume di 3450 km3 che equivale a un innalzamento degli oceani dell’intero Pianeta di 1 cm. La notizia è frutto di una recente stima realizzata dal ricercatore Roman Motyka dell’UFA (University Fairbanks Alaska).

Negli ultimi anni la maggior parte delle distese di ghiaccio dell’Alaska, che ospita il maggior numero di ghiacciai montani del Pianeta con una superficie di 89901 km2, pari a circa 35 volte quella dei ghiacciai alpini, hanno perso tanto volume da attrarre l’attenzione di Science che ha pubblicato unostudio che vede in questa riduzione una delle principali cause dell’innalzamento del livello degli oceani.

Il Johns Hopkins e il Gran Pacific Glacier, i due ghiacciai più importanti della regione, tanto per fare un esempio, sono arretrati di circa 15 chilometri in poco più di 100 anni, mentre il ghiacciaio Read è arretrato di circa 3,5 chilometri.

Questi sono solo alcuni dei risultati prodotti dalla spedizione in Alaska del progettoSulle tracce dei ghiacciai” che, ancora una volta, porta a casa, dopo il Karakorum e il Caucaso, il terzo, entusiasmante bottino: 28 confronti fotografici, 6 panoramiche, georeferenziazione di tutte le immagini, un documentario di 52 minuti.

Tutto questo materiale sommato alle immagini delle due precedenti spedizioni, arriva nella capitale con una mostra che inaugurerà il prossimo 13 dicembre al Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini”, nell’ambito di Memorandum, il festival di fotografia storica.

A fare da padrone di casa l’associazione Stilelibero, ideatrice del festival Memorandum, e l’associazione Macromicro che firma il progetto Sulle traccce dei ghiacciai che, partito ormai, 6 anni fa, racconta, attraverso i confronti fotografici, lo stato di salute dei ghiacciai più importanti del Pianeta.

A documentare gli effetti dei cambiamenti climatici in Alaska, Caucaso e Karakorum negli ultimi 100 anni, il fotografo e alpinista Fabiano Ventura. Partendo dagli scatti storici dei primi fotografi esploratori come Vittorio Sella, Massimo Terzano, Ardito Desio, Mor Von Dechy e Wlliam Osgood Field, Ventura ha ripreso, ghiacciaio dopo ghiacciaio, le stesse identiche inquadrature. Ne scaturisce un confronto fra storico e contemporaneo che lascia stupefatti, sia per la bellezza delle immagini, sia per ciò che esse rivelano: un mutamento profondo del Pianeta.

Il percorso espositivo, che rimarrà aperto al pubblico fino al 25 febbraio 2015, prevede, oltre ai 40 confronti fotografici e alle 14 gigantografie lunghe 3 metri, l’esposizione di fotografie storiche di grande valore, di cui alcune inedite, che hanno subito un lungo processo di restauro nonché le attrezzature fotografiche e il vestiario dell’epoca a confronto con le attrezzature moderne.

La mostra sarà inoltre arricchita dalla video istallazione interattiva dell’artista Paolo Scoppola, intitolata In cammino nel tempo. Il pubblico, attraverso semplici gesti, potrà interagire con le immagini: ingrandire i particolari o sovrapporre le foto moderne a quelle storiche per osservare le mutazioni dei ghiacciai avvenute nel tempo. Si tratta di un’opera didattico- artistica ideata appositamente per il progetto “Sulle tracce dei ghiacciai”. Un grande schermo accoglierà il pubblico nella sala dove verrà proiettata l’immagine d’epoca di un ghiacciaio. Non appena qualcuno inizierà ad avvicinarsi, l’immagine si dissolverà in quella corrispondente dei giorni d’oggi. I suoni registrati durante le spedizioni accompagneranno i gesti degli spettatori, in un crescente gioco di interazioni che lascerà un forte segno emotivo.

Durante il periodo della mostra saranno proiettati i 3 documentari delle spedizioni:

Missione in Karakorum (10 gennaio); Missione in Caucaso (24 gennaio); Missione in Alaska (7 febbraio 2015). Prima e dopo le proiezioni sono previsti incontri con il fotografo e conferenze con i registi dei film e i ricercatori che hanno partecipato al progetto.

Questa quarta edizione di MemorandumFestival di Fotografia Storica si connota come un vero e proprio tour fotografico: partita da Biella nel mese di marzo per poi spostarsi a Torino, approda ora a Roma. La rassegna si è presentata in diverse vesti a seconda della città ospitante esponendo in tutto 14 mostre e realizzando una serie di eventi ad esse correlati. Ha svelato e reso fruibili, in alcuni casi per la prima volta, immagini di forte impatto emotivo o di esplicita connotazione documentaria.

Il Festival, ideato dall’Associazione Stilelibero con la collaborazione dell’Associazione Macromicro, ha avuto il sostegno dell’Ambasciata degli Stati Uniti d’America, della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, della Regione Piemonte, del Comune di Biella e il contributo di UP Mobile, Birra Menabrea e Enel Green Power.

Ufficio stampa, Michela Mazzali – Associazione Macromicro

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