Roma, il generale Claudio Graziano celebra la chiusura dell’anno accademico del Casd
ROMA – Il capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano, ha partecipato questa mattina alla cerimonia di chiusura dell’Anno Accademico 2015/2016 che si è svolta presso Palazzo Salviati, sede del Centro Alti Studi per la Difesa (CASD), alla presenza del sottosegretario alla Difesa Gioacchino Alfano, dei Capi delle Forze Armate, del Comandante della Guardia di Finanza, del Presidente del CASD e di numerose autorità civili, religiose e militari.
All’inizio del suo intervento il generale Graziano si è rivolto ai frequentatori «protagonisti assoluti di questa giornata in cui concludete un importante periodo di formazione che vi ha arricchito sia dal punto di vista professionale sia da quello umano». Parlando poi ai frequentatori stranieri il Capo di Stato Maggiore della Difesa ha sottolineato che la loro presenza «è una significativa testimonianza dei vincoli di amicizia e cooperazione internazionale che ci legano nonché dello sforzo e dell’impegno comune per la ricerca della stabilità e della pace».
Quest’anno la chiusura dell’Anno Accademico ha assunto, per la prima volta, la veste di Seminario con l’obiettivo di porre in primo piano i frequentatori e i loro elaborati, frutto degli intensi lavori di gruppo svolti presso i due Istituti (IASD Istituto Alti Studi Difesa, ISSMI Istituto Superiore di Stato Maggiore Interforze). Sono state presentate, in particolare, le sintesi degli elaborati ritenuti più significativi ed attuali toccando, come precisato dal generale Graziano, «due temi, quello della condivisione dell’intelligence in chiave preventiva e quello del potenziamento tanto qualitativo quanto capacitivo del comparto forze speciali ai quali il Libro Bianco della Difesa dedica una particolare rilevanza e che sono stati oggetto di profonda analisi».
«Intelligence e Forze Speciali – ha continuato il Generale Graziano – sono e saranno sempre più in futuro strumenti essenziali per poter anticipare e far fronte alla mutevolezza delle sfide e delle minacce e all’incertezza che l’attuale quadro di sicurezza implica. Ci troviamo infatti di fronte a scenari attuali e futuri che richiedono una crescente capacità di analizzare e comprendere cambiamenti pressoché continui, rapidissimi e spesso imprevedibili, che avvengono anche nel volgere di pochi mesi, se non di settimane».
«Tali scenari futuri – ha aggiunto il Capo di Stato Maggiore della Difesa – richiederanno un approccio operativo sempre più integrato, non solo in senso interforze e multinazionale, ma anche interagenzia a causa dell’inderogabile necessità, per le forze militari, di operare in aree di crisi in cui sono presenti una varietà di organizzazioni governative e non nonché una moltitudine di attori coinvolti in attività di assistenza umanitaria, di supporto alle autorità civili e di gestione delle fasi di transizione».
Conclude il generale Graziano: «In questo quadro di forte incertezza ed imprevedibilità credo che il primo provvedimento da attuare sia quello di un rinnovato investimento sulla risorsa umana, quindi sulla sua formazione, con uno sforzo mirato ad una preparazione sempre più aperta e ad ampio spettro dei futuri quadri dirigenti, militari e civili, della Difesa. L’investimento nella formazione costituisce, infatti, un fattore strategico per preparare la nostra organizzazione a rispondere in modo proattivo e flessibile alle sfide di un mondo in continuo cambiamento».
Il Centro Alti Studi per la Difesa, massimo organismo interforze nel campo della formazione avanzata, degli studi e ricerche riguardanti la Difesa e la Sicurezza nazionale ed internazionale, si pone quale polo di studio, riflessione, scambio di esperienze ed integrazione tra i diversi soggetti e sistemi organizzativi interessati e coinvolti nel comparto Sicurezza.
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17/6/2016
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