Roma, alla Sapienza si riapre il dibattito sul Tumulo di Monte Aguzzo a Veio
ROMA – L’appuntamento è fissato per il 25 novembre (ore 11) presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università La Sapienza. Nell’ambito del territorio di Veio, il Tumulo di Monte Aguzzo costituisce l’emergenza monumentale e visiva di maggiore spicco. Non sorprende pertanto che dall’unica tomba in esso rinvenuta provengano due reperti eccezionali, da sempre esposti nel Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia: l’Olpe Chigi, massimo documento della ceramografia protocorinzia, citato e riprodotto in tutti i manuali di arte greca, e il c.d. Alfabetario di Formello, l’anforetta di bucchero ‘rivestita’ di iscrizioni, tra le quali due alfabetari, un testo di dono e una firma di artefice, che ne fanno un documento tra i più preziosi dell’epigrafia etrusca di VII secolo a.C.
La monografia curata da Laura M. Michetti e Iefke van Kampen dà conto di tutto quello che oggi possiamo sapere sulla scoperta della tomba, avvenuta nel 1882, sul suo corredo di circa 120 oggetti, già appartenuto alla Collezione Chigi e ora per la prima volta interamente pubblicato, e sulle tombe ‘minori’ messe in luce nel comparto topografico del Monte e delle sue adiacenze, dalle quali provengono i restanti reperti della Collezione Chigi e quelli conservati presso la Villa Chigi di Ariccia.
La pubblicazione di questo volume, il XVI della serie miscellanea dei Monumenti Antichi dell’Accademia dei Lincei (Giorgio Bretschneider Editore), offre l’occasione per una ‘conversazione’ sul Tumulo di Monte Aguzzo e, più in generale, sul fenomeno delle tombe a tumulo nel territorio di Veio.