Dieselgate, in Germania duemila officine autorizzate dovranno gestire oltre 2 mln di richiami
ROMA – L’intervento perentorio della Kba, l’autorità dei trasporti tedeschi, sul caso «dieselgate» che ha colpito la Volkswagen, ha costretto lo stato maggiore della Casa di Wolfsburg ad adottare un «piano di rientro» attuativo molto restrittivo rispetto alle vetture equipaggiate con dispositivi ritenuti illegali per quanto riguarda il controllo delle emissioni di ossido di azoto (NOx) del famigerati motori Euro 5.
Sarebbero 2,4 milioni le autovetture «incriminate» nella sola Germania, mentre il numero delle officine autorizzate per la riconversione dei sistemi elettronici illegali sono 2.173 sull’intero territorio tedesco. Vale a dire che ogni officina dovrebbe «assorbire» un numero di 1.105 vetture del gruppo Volkswagen equipaggiate con il propulsore EA 189. Secondo le ultime notizie diramate in Germania, per ogni autovettura il tempo stimato per il singolo intervento sarebbe di 90 minuti.
I tecnici della Casa tedesca dovrebbero sviluppare un software che dovrebbe garantire alle centraline dei motori Euro 5 di ripristinare le emissioni di ossido di azoto nei range consentiti, senza alterare le prestazioni generali dell’auto.
Intanto in Italia è stata congelata la vendita di 1.300 autoveicoli del Gruppo in via precauzionale, fino a quando non ci saranno dispositivi certificati sulle norme da adottare e sugli interventi da effettuare.
Massimo Manfregola
hanno collaborato: Piero Melloni
fonte: Teletext, primo canale ARD Tv tedesca
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